La batteria di un computer portatile è importantissima in quanto dalla sua durata possono dipendere molte azioni effettuate in mobilità. Oggigiorno, i portatili di ultima generazione (laptop) consentono di raggiungere elevati livelli di autonomia (anche fino a 10 ore di utilizzo continuativo). Purtroppo dopo pochi mesi di vita si assiste a un progressivo deterioramento e a una drastica riduzione delle prestazioni dell'accumulatore. Nella seguente guida verranno indicate delle regole di corretta gestione del proprio dispositivo e come ottimizzare al meglio senza rovinare la batteria del pc nel breve e lungo periodo.
Le batteria dei computer portatili sono di fatto degli accumulatori al litio. Le moderne batterie al litio non riducono la propria capacità se non le si carica e scarica completamente. Per ottenere le migliori prestazioni i produttori continuano a consigliare una prima carica di circa 18 ore. Dopo la prima carica, in quelle successive è invece importante non lasciare inutilmente in carica la batteria quando è già completamente ricaricata. Ciò è dovuto principalmente a due motivi: il primo è che questa manovra stressa la batteria sottoponendola a continue microricariche, il secondo è che ciò surriscalda la batteria. Il riscaldamento della batteria a livelli termici eccessivi (superiori ai 30°C) può provocare un deterioramento dei legami chimici tra gli ioni di litio compromettendo irreversibilmente la capacità di carica. Per comprendere ciò basti pensare che studi sperimentali hanno verificato una perdita del 35% della capacità di accumulo dopo un utilizzo prolungato di circa tre mesi della batteria a temperature superiori ai 40 °C. L?esperienza insegna che seguire i consigli sull'utilizzo delle batterie ha reali effetti positivi. Tuttavia i comportamenti con i quali vengono usati i dispositivi possono allungare o ridurre l'autonomia delle batterie.
Non è bene utilizzare il portatile collegato alla presa di corrente con la batteria inserita, anche se essa non è completamente carica. Ciò perché si sottopone la batteria ad un eccessivo surriscaldamento. Dunque, a meno che non sia indispensabile ricaricare la batteria mentre si utilizza il pc, la cosa migliore è rimuovere la batteria durante l'utilizzo del computer collegato alla rete elettrica.
Lo scarico completo della batteria non provoca benefici, al contrario produce danni all'accumulatore. Il consiglio è quello di mettere in carica la batteria quando questa è al 20-30% di carica residua. Ogni 40-50 cicli di lavoro è meglio scaricare e ricaricare completamente le batterie per incrementarne l'efficienza. In definitiva si può affermare che, per ottimizzare il corretto funzionamento dell'accumulatore, sia opportuno effettuare cicli di carica fino a un massimo dell'80-90% della capacità totale consentendo all'utente di prolungare l'aspettativa di vita della propria batteria. Infine, ultimo ma importantissimo consiglio, è opportuno rimuovere la batteria durante l'utilizzo del computer collegato alla presa di corrente.
Ecco qualche piccolo trucco per ridurre il consumo della batteria. Si deve ricorrere a tali misure solamente nel caso in cui la batteria abbia un ridotto livello di carica:
- Impostare il sistema per spegnere lo schermo lcd retroilluminato del notebook dopo 2-3 minuti di inutilizzo; non utilizzare lo screensaver, soprattutto se animato e 3D.
- Disattivare, se non necessari, i moduli Wireless e Bluetooth.
- Chiudere tutte le applicazioni in background che si pensa non siano utili.
- Usare lo standby solo se non si usa il notebook per 10-15 minuti, altrimenti è consigliato utilizzare l?ibernazione che risulta essere più conservativa in quanto salva lo stato del computer su hard disk e azzera i consumi interrompendo l'alimentazione.
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